Ma che vi costa, signor tutoore…
Mar 25, 2020 | Art, Arte, Artista, bitonto, Carla, Confessioni, Copioni, Diario, Esperienze, Puglia, racconti, Scripts, storytelling, theatermusica
Sono di fronte alla statua che si erge maestosa nella piazza principale del mio paese.
É la celebrità locale, Tommaso Traetta ,musicista ricco di talento e famoso in tutte le latitudini del mondo civilizzato conosciuto alla sua epoca.
E mi vien da sorridere pensando al testo di una delle sue arie che canto spesso in concerto.
Ma che vi costa, signor tutore, un pochettino… di far l’amore? 🙂 🙂
Questo accadeva nel 1757. Ben 255 anni fa. Altro che Amsterdam.
Mi siedo sulla panchina e penso.
Bella la mia terra.
Belli i suoi palazzi, le stradine del centro storico.
Bello il suo dialetto, che parte dalle viscere come nessun ’altra lingua per me.
Belle le zolle secche di terra, l ’odore di olive macinate in autunno .
Bello il mare dimesso, quasi modesto,mai esibito.
Belli i muretti dove sedersi e godersi il suo profumo .
Bella la mia gente. Bella anche nelle sue imperfezioni.
Gente fiera, orgogliosa del “dott, ing, avv” prima del proprio nome.
Gente dignitosa, col vestito buono della domenica, stirato e lindo.
Gente che “Non fa niente se la pancia è vuota, come ti presenti è importante”. Chiamalo orgoglio, chiamala dignità. Un marchio a fuoco sulla pelle di ognuno di noi.
Gente nemo propheta in patria, piena di talento che il talento non riconosce, e lo fa scappare via.
Gente che non razionalizza, che non vede l’opportunità, persa come è nelle ragioni del cuore e delle viscere.
Gente che si piega flessibile difronte alle difficoltà, maestra nell’ arte di arrangiarsi.
Gente che non si spezza mai.
Gente levantina, attenta alle sfumature ,ad assecondare i cambi di vento e i cambi di rotta.
Gente che si lamenta tanto ma lavora sodo, gente che non conosce limiti nel bene e male.
Gente attaccata alle tradizioni.
Gente con la tavola imbandita ,la tovaglia bianca e la porta aperta sempre e comunque per tutti.
Gente dal cuore grande, dal cuore in mano.
Rimango seduta difronte a Traetta, col sole in fronte.
“Gezellig” direbbero gli olandesi.
É bella anche la terra dove vivo.
Belle le case strette e lunghe , belli i suoi canali.
Belle le sue espressioni.
Alcune hanno un senso solo per loro: “ Ik ben aan het einde van mijn latijn (Sono alla fine del mio latino...che vorrà mai dire?)”
Belli i suoi fiori , enormi distese colorate in file ordinate.
Bello ll mare del Nord, maestoso, possente, dilagante.
Belle le barchette sui canali, un bicchiere di vino, un pezzo di formaggio.
Bella anche la gente che abita questa terra. Bella anche nelle sue imperfezioni.
Gente sobria, con i piedi per terra, moderata, senza fronzoli.
Gente pratica, che quello che importa è coprirsi e non bagnarsi, e se dall’ impermeabile fuoriescono dei sandali…het komt goed.
Gente che : “doe-maar-gewoon-dan-doe-je-al-gek-genoeg” , comportati normalmente che già così ti stai “allargando” 🙂
Gente col talento di fiutare il talento altrui e offrirgli l’ opportunità di sbocciare e crescere.
Gente che razionalizza, che, calma. analizza l’ opportunità. Che dà ai sentimenti un posto privato e ben coperto da una coltre di sobrietà (e di paura, forse?)
Gente che ha sempre un ordine, una struttura, un piano a cui appoggiarsi, e che quella volta che il piano non funziona, crolla.
Gente che non si lamenta mai, che vede chiari i limiti nel bene e nel male e si comporta di conseguenza, senza concessione alcuna.
Gente nordica, che dà peso solo a ciò che vede e sente, rigida ma fedele nelle sue convinzioni
Gente proiettata verso il futuro.
Gente con un panino col formaggio, il sacchetto per contenerlo ben chiuso nella borsa, e la porta che una volta aperta rimane aperta e si spalanca diventa un portone.
Gente che da quel gelo sobrio e moderato, tira fuori una cartolina di buona guarigione, una candela accesa per accoglierti , un cioccolatino sulla porta di casa dai vicini,una poesia con il regalino di Santa Claus.
E capisci, che, nascosto è nascosto, ma anche questa gente ha un cuore grande.
Grande come la statua di fronte a me, Tommaso Traetta, celebrità locale che il mondo ci invidia.
Chissà cosa penserebbero gli olandesi del testo di questo pezzo, scritto 250 anni fa.
“Doe-maar-gewoon-dan-doe-je-al-gek-genoeg” 🙂 🙂